Reputazione on line: cos’è, come farla, strumenti utili
Fin quando nel web c’erano “solo” qualche centinaia di migliaia di utenti attivi, le aziende e i professionisti potevano non preoccuparsi di quali opinioni venissero scambiate sui loro prodotti e servizi, perché gran parte del business, dei contatti con la clientela avveniva nel mondo che ora chiamiamo “offline”, il mondo reale. Ora, almeno da 15/20 anni, tutto è cambiato.
Hai fatto caso ai due “giovanotti” asiatici sulla barra del titolo? Questa foto è il mio punto di partenza perché fa intendere benissimo almeno tre cose:
1) ogni giorno ci sono milioni di conversazioni ovunque
2) nessuno di noi può sapere cosa si raccontino i due “giovanotti”, quindi occorrono strumenti
3) da quella conversazione nasceranno opinioni che condizioneranno altre conversazioni e altre ancora
Una brand non è più ciò che noi raccontiamo al consumatore essa sia,
è ciò che sulla brand i consumatori si raccontano a vicenda,
Le 4 fasi della Web Reputation
Prima fase: ASCOLTARE
In questa prima fase si “ascolta” la rete attraverso i vari touchpoint e, successivamente utilizzando, ad esempio, gli strumenti elencati più avanti nell’articolo. Ascoltare ci dà la possibilità di conoscere le opinioni che gli utenti hanno e condividono con gli altri utenti; le loro richieste/desideri, le critiche. Non mi riferisco solo alle recensioni ma anche a tutti i messaggi sui Social Media, su altri siti web in cui viene menzionata la mia attività, il mio prodotto o il mio nome.
La conoscenza di tutti questi dati è un tesoro inestimabile!
Secondo i parametri di ricerca che scegli di monitorare avrai delle risposte, quindi è fondamentale interrogare bene i programmi: nessun buon programma può sostituire il nostro cervello, le nostre competenze.
Seconda fase: ANALIZZARE
Dopo aver raccolto i dati provenienti da più fonti, è il momento ora di analizzarli; di capire anche quali siano davvero rilevanti ai fini della nostra attività; di interpretarli per chiudere il quadro quanto più possibile completo del “sentiment” in rete. L’analisi è la fase di ogni processo più connessa con noi stessi, con i nostri obiettivi, attese, eppure è quella che richiede quanta più razionalità riusciamo ad avere.
L’Analisi guarda in due direzioni: al passato perché guarda eventi già accaduti; al futuro, perché dall’analisi deriva la progettualità, la risposta strategica per migliorare o creare la nostra web reputation.
Terza fase: GESTIRE
Ora che sappiamo cosa dicono di noi, che abbiamo analizzato e progettato una strategia per la nostra reputazione online è il momento di gestire attivamente e intraprendere le attività progettate.
Durante questa fase si interagisce, per esempio, con gli utenti, magari rispondendo a commenti, recensioni; si creano contenuti per raccontare quanto sia cambiato, per esempio, quel dato servizio che creava così tanti problemi di reputazione. Si gettano le vere basi per una buona reputazione.
Quarta fase: MANTENERE
Se abbiamo lavorato bene sulle prime tre fasi, quest’ultima è la più “rilassante”. Sappiamo di entrare in questa fase quando, continuando a monitorare la rete, dai vari touchpoint iniziano ad arrivare risposte positive, in termini di: migliori recensioni, una partecipazione più attiva alle iniziative aziendali, acquisizione di nuovi clienti grazie al “passa parola”.
Cose fare per mantenere una buona, utile web reputation? Su questo argomento si dovrebbe scrivere un articolo dedicato e vi terrò aggiornati, per ora possiamo tenere a mente questi passaggi:
- Non deludere le aspettative
- Continuare ad ascoltare la rete
Come gestire la Web reputation? Quattro punti fermi:
Vantaggi della Web reputation
Oltre tutto quello che ci siamo detti finora, avere il controllo di quanto avviene in rete non può che portare vantaggi:
si può agire di anticipo
diminuire i costi in pubblicità
preparare un servizio, un prodotto per un pubblico ben disposto
cavalcare l’onda di consenso di utenti soddisfatti
Come monitorare la Web Reputation?
Web Reputation e Personal Branding
Potremmo pensare che la web reputation prepara un buon terreno per fare personal branding.
Conclusioni
“Senza un’attività di web reputation e di personal branding
la nave della nostra reputazione manca del suo capitano.”
Sono un personal branding strategist: supporto i professionisti nel dare un asset strategico alla immagine Professionale. Consulente in ambito di Web Marketing, Branding.
Scrivi un commento